Blog pensanti e blog-pensieri: Thinking Blogger Awards

Troppi blog, e non abbastanza pensieri! Inizia così il post che ha lanciato, quasi un anno fa, questo meme (lo so che lo sapete, cos’è un meme, ma  – come dice CalMa – ogni tanto devo esercitarmi con i link, e questa mi sembra una buona occasione).
Il post continua poi elencando i motivi per cui alcune "catene" dovrebbero essere interrotte.
Ma prima di rinunciare per sempre, il/la blogger ha deciso di lanciarne uno:  un meme d’addio, potremmo dire.

Le regole sono semplici:

  1. Se, e solo se, si è nominati, scrivere un post in cui si linkano 5 blog che fanno pensare*;
  2. Linkare il post che dà origine al meme**
  3. (opzionale) mostrare il bannerino del "Thinking Blogger Award" con un link al post (possibilmente caricandolo sui vostri file)***

* "mi raccomando" – dice il Thinking blogger – "blog che vi facciano realmente pensare!"
** così sapete a chi dare la colpa, insomma
*** immagino che intenda dire di mostrarlo nel template; io lo metto nel post e senza link; vale lo stesso?

thinkingblogger

Ok, veniamo alla parte più corposa: la segnalazione.

Negli ultimi tempi trovo sempre meno parole per commentare (anche per scrivere, in verità); ancor meno nei blog che sto per segnalare. In alcuni casi la "parte" del commentatore è così impegnativa che non mi sento all’altezza; in altri le parole che vorrei dire sono state già dette. In un caso, i commenti sono proprio inesistenti.

La segnalazione non implica, ovviamente, alcun obbligo: consideratela, semplicemente, un consiglio di lettura (uno in più, di cui i blogger citati non hanno certo bisogno). L’ordine è puramente, assolutamente, casuale, e il limite di 5 assai difficile da rispettare (ho preferito, comunque, non citare blog che erano già presenti in altre segnalazioni che ho visto in giro. Se poi non ci sono riuscita, pazienza).

  • Gatti Pazzi: Le due sorellastre di Cenerentola (se all’inizio erano due) sono quasi sempre una sola (Hanging Rock), che vale almeno per tre. Le rare incursioni di Gurbj, poi, sono degne della posta per aspettarle.
  • …a casa di Isa: Isadora è l’unica donna che conosco capace di saltare con estrema nonchalance dalla mousse di mortadella ai misteri della chimica, alla fotografia, all’utilizzo di wordpress (e potrei continuare) senza scomporre uno solo dei suoi riccioli. Un solo rammarico: che abbia smesso di scrivere di rossetti (ma questa, forse, la capiamo solo lei, io e pochi altri)
  • Mariemarion – Una donna per amico: Bea/Mariemarion è a volte difficile da leggere e – da quando ha aperto i commenti – ancor più da commentare, ma è sicuramente una donna che ha una grande autonomia di pensiero, un grande cuore e una curiosità – per la vita e per il mondo che la circonda – praticamente inesauribile.
  • Il mio manifesto: Broono ha un suo punto di vista, che esprime dettagliatamente ma con grande lucidità. Per leggere il suo blog bisogna armarsi di santa pazienza, visto che la lunghezza del post è spesso superata dalla mole dei commenti, molti di questi interessanti e circostanziati. Ma, sicuramente, dalla lettura si emerge con qualcosa in più di quando ci si è tuffati.
  • Hotel Messico: Sono racconti, è vero. Ma sono racconti così vivi che quasi li senti uscire dallo schermo e colpirti lo stomaco, così senza preavviso. O almeno, senza preavviso le prime volte che lo leggi, poi sai cosa aspettarti. Una realtà dura, inquietante, sotto forma di racconto. E scusate se è poco.

Bene, a questo punto non mi resta che ringraziare la sorellona per avermi segnalato (anche se quella delle quote rosa non so se gliela perdono; d’altronde senza quella non ci sarebbe stato motivo di segnalare me, specialmente di questi tempi), e augurarvi buona lettura.

 

 

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9 risposte a Blog pensanti e blog-pensieri: Thinking Blogger Awards

  1. anonimo ha detto:

    ciao guarda che bel sito http://www.myglitt.com più di 10000 glitter per te…

  2. anonimo ha detto:

    stai pensando, eh?:)*

  3. riccionascosto ha detto:

    glitter? Ma mi hai visto bene? Credo proprio di no… passo.

    Sorellona, sto pensando, sì. Ho provato a non farlo, ma non mi riesce. 😉
    Che poi quello che penso possa avere un senso (o anche due), è tutto da dimostrarsi…

  4. anonimo ha detto:

    Che dire, se non “grazie”.

    Per i commenti non creare falsi allarmismi.
    Da quando ho fatto il cambio di stagione con il famoso post “dividi i belli dai brutti”, di persone che hanno avuto il fegato di seguirmi ne sono rimaste dieci in tutto.

    Le altre si sono tutte offese e sono scappate indignate, quindi i commenti ora sono meno d un paio di citofonate tra amici.

    Ogni tanto fa bene fare una bella verifica gettando volontariamente nel cesso un numero di lettori tale che da altre parti quando li raggiungono si sentono come avessero preso l’oscar, questo è quello che ho scoperto.

    La frase, bellissima:
    “dalla lettura si emerge con qualcosa in più di quando ci si è tuffati.”
    mi fa capire che chi è rimasto è rimasto per quello che rimane addosso quando si riemerge e chi se n’è andato stava lì solo perché servivo cocktail con ombrellino a bordo piscina tra un “Ma quanto ti sta bene questo bikini” e un “ma come sei sexi con i capelli bagnati”.

    Dovrebbero farlo in molti, periodicamente, il repulisti che ho fatto io.
    Beh, non molti dai, diciamo un paio.

    Si vedono un sacco meglio un sacco di cose, anche tra quelle che col blog non c’entrano nulla.

    Broono.

  5. anonimo ha detto:

    Piesse:
    La catena, quella no, non la porterò avanti.

    Ma tanto lo sai, ho cambiato tipo di lettori ma io sono rimasto sempre il solito orso.

    🙂

  6. riccionascosto ha detto:

    Broo’, ma quali allarmismi! I commentatori rimasti saranno in pochi, ma quei pochi hanno una produzione notevole. Ci sono commenti (e “in serie”) che sono più lunghi degli stessi post e zeppi di notizie, contestazioni, confutazioni etc.
    Per leggerli ci vuole tempo. Per commentare ancora di più, visto che quando lo si fa, spesso le parole vengono passate al microscopio (non da te, ovvio).
    Per questo ritengo ci sia tanta altra gente, come me, che legge ma difficilmente commenta. Non perché si trova dalla parte dei “brutti”, come li chiami tu, ma perché non ha tempo, o voglia, di fare lunghe “immersioni” (spesso, comunque, interessanti).
    Poi non devo dirti io che tra quello che non scrivi più non c’erano solamente cocktail e bikini. E che chi se ne è andato l’abbia fatto per la mancanza di questi… lo credo solo in parte (ma è un pensiero mio, ovvio).

    Ah, grazie del “grazie”. Prego; non pensavo neanche che avresti continuato (né tu, né gli altri che ho segnalato, in effetti 😉 )

  7. metallicafisica ha detto:

    basta solo non fissarsi sui “sensi unici”, sab:)****

  8. lsadora ha detto:

    Ma ricciola, son così stordita che me ne sono accorta solo ora! Eh, al momento sono così stressata che di rossetti non se ne parla… spero che mi torni presto la vena creativa, al momento sono solo stanca morta. Un grazie e un abbraccione.

  9. riccionascosto ha detto:

    Sorellona, ma neanche a quelli doppi. Diciamo allora di non porre limiti ai sensi? 😉

    Isa, ma figurati! Spero anch’io che ti torni, quella vena. 🙂

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