Ho visto una ragnatela, ieri.
E’ comparsa in una notte, sulla lampada da tavolo che tengo accanto al pc.
L’altra sera c’era un ragno minuscolo che girellava qua intorno. Non ho avuto cuore di schiacciarlo, l’ho solo soffiato via. E lui, imperturbabile, è tornato di notte al suo lavoro e mi ha lasciato questo regalo.
E’ invisibile se tengo accesa la luce centrale; solo se accendo la lampada compare in evidenza nella sua fragilità e perfezione. Il ragno, invece, non c’è più. E’ andato a tessere la sua tela altrove.
Dovrei toglierla, lo so, ma ancora una volta, anziché farlo, spengo la lampada per far finta di non vederla e darle qualche ora di vita in più.
Qualche giorno, visto che sto per partire.
Un altro regalo di Natale – uno che ancora non ho scartato per bene, ma ho solo scorso qua e là – è il Post sotto l’Albero, al quale quest’anno non ho partecipato. Oltre alle parole, che sembrano ormai disperse (ma poi, magari, tornano quando meno te le aspetti) mi fa difetto il tempo, ingoiato da un lavoro esigente e pressante che non ho ancora imparato ad arginare.
E per dirla tutta, non c’è tanta voglia di festeggiarlo, questo Natale. Lo respiro davvero poco, non riesco ad adattarmi… mi sta stretto, o forse sono io larga per lui. O ancora, è il contrario e non lo capisco.
Invece, vorrei un Natale a misura d’abbraccio, come le maniche di un vecchio racconto. Un abbraccio che porti via il freddo, un abbraccio caldo e denso come la cioccolata d’inverno. Con la panna, magari (un po’ di dolcezza non guasta) ma poco zucchero, da gustare appieno il contrasto.
Perché anche la troppa dolcezza può soffocare.
Vorrei un Natale a misura di cuore e non di tasche – perché spesso il primo è più capiente delle seconde, e soprattutto non si misura in denaro, ma in sguardi e sorrisi e calore.
Vorrei un Natale a misura di passi e non di corse – per i regali, per i preparativi, per il divertimento forzato del Capodanno… per tutto, ormai.
Vorrei un Natale… a misura di me, di noi tutti.
E’ l’unico augurio che mi sento di fare, quest’anno… e non solo per Natale.
Quello di trovare una giusta misura, per ciascuno di noi.
Buon Natale, Buon Anno.
Soprattutto… buona vita.
la giusta misura, sì.
la sezione aurea dei rapporti di cuore.
un augurio non solo a te ma che faccio mio.
me lo prendo come regalo da sotto il tuo albero.
(naturalmente – naturalmente? – non sono riuscita ad inviare il racconto di natale al psa. nonostante la tua premura. forse – devo scaricare le "colpe" su qualcuno – non hai esercitato quella funzione "ultimatum minaccioso" che tanto potere ha su chi si riduce sempre all’ultimo. quando mi sono accorta di che giorno fosse era davvero troppo "all’ultimo". spero il prossimo)
un abbraccio e spero di vederti presto.
un bell’augurio davvero
grazie riccio e ricambio
Buon anno!
[Un abbraccio che porti via il freddo, un abbraccio caldo e denso come la cioccolata d’inverno. — Non so se te ne rendi conto, ma questa frase è mozzafiato :)) ]
Buona, buonissima vita, sorellona.
i ragnetti non li uccido nemmeno io, se è possibile li faccio uscire…
Un abbraccio*
guarda che ti copiano il blog pari pari e senza ritegno.
Leggi il post 41di kitty360 ed è pari pari al tuo del 2005:
Tuo
http://trispito.splinder.com/post/6445241
Suo
http://blog.libero.it/abimopectore/view.php?nocache=1263378456
webbolo sempre su spazio di libero l’ha sputtanato più volte
http://blog.libero.it/Cazzatelle/?nocache=1263378689
si spaccia per donna ma è un uomo …..
ciao ricciolina.
Scrivi sempre cose così gradevoli da leggere.
Spero tu stia bene.
Un abbraccio forte e buon anno, decisamente in ritardo, anche a te
Bert
per restare in tema di auguri, AUGURIIII (in ritardo, i know..)un abbraccione, cara 🙂
Insomma, sei sparita…
buongiorno!
:*
Buongiorno a te! 🙂
Per ora, comunque, il blog è ancora in stand-by, in attesa di nuove parole.
Ho solo spostato tutto (anche le ragnatele XD )