fosse davvero la fine del mondo, ci sorprenderebbe sulla Salerno-Reggio Calabria.
Almeno si potrebbe dire che qualcosa è finita, su quella strada lì.
Ma poi, questa fine del mondo, su che fuso orario dovrebbe avvenire? Perché in Australia, se non sbaglio, a quest’ora è già il 21, e non vedo segni di implosione (o qualunque cosa debba avvenire).
Certo, se il fuso orario fosse quello Maya, dovremmo aspettare ancora un pochino.
Intanto, oggi, tour de force pre-partenza, che ha visto, nell’ordine: consegna traduzione, visita al veterinario (senza Ares), ufficio, “festa di Natale” in ufficio, lavoro (ogni tanto ci tocca), corsa a prendere il regalo ordinato su internet con largo anticipo ma arrivato, ovviamente, oggi, corsa a casa per il catetere di Ares, ari-ufficio, esercitazione antincendio (giusto, domani sarà la fine del mondo, e la mia è un’azienda previdente), ari-lavoro, spesa (principalmente i pannolini per Ares) e poi, finalmente a casa per preparazione bagagli (e, volendo, anche dei pacchetti dei regali, così mi porto avanti).
Ecco, mi sono stancata già a scriverlo. 🙂
Volevo fare degli auguri speciali, nuovi e brillanti, ma quest’anno (e il prossimo, se ci sarà) è un anno di sacrificio e di economia, e di scarsa crescita. Non si produce, al massimo si ricicla.
E allora metto qui il link a un vecchio post di Natale, ancora vero (tranne per la pubblicità, che nel frattempo è cambiata), specialmente per gli auguri, che riporto qui:
A chi passa di qua, un augurio di serenità e calore, che riempiano questi giorni e non solo. Perché l’affetto e la vicinanza dei propri cari valgono mille regali. E non è un modo di dire.